"Se la vita e'
un piatto di ciliegie
perche'
a me solo i noccioli?".
"Il mio secondo lavoro di casa preferito è stirare.
Il primo è sbattere la testa
sulla sponda del letto fino a svenire".
"Non andare mai da un dottore che ha nello studio piante morte".
"Non c'è niente di più triste nel mondo che…
svegliarsi il giorno di Natale
e non essere un bambino".
" La sola ragione per cui comincerei
a fare jogging e' che cosi' almeno
posso sentire di nuovo
un respiro affannoso".
" Io non soffro di amnesie.
Se soffrissi di amnesie me ne ricorderei"
"Non accettare mai un drink da un urologo".
"Il lavoro casalingo puo' ucciderti,
se fatto bene".
"E' una sensazione spaventosa
svegliarsi una mattina e scoprire che :
mentre si dormiva si è passati di moda".
I figli sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato.
E tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento
e li rassicuri che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla tua mano,
il cuore ti si riempie di gioia e di tristezza insieme.
Giorno dopo giorno,
l'aquilone si allontana sempre di più,
e tu senti che non passerà molto tempo
che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.
Allora soltanto
saprai di avere assolto il tuo compito...
Quando ero piccola, un padre era per me come la luce del
frigorifero. Ogni casa ne aveva uno, ma nessuno sapeva realmente cosa facevano sia l'uno che l'altro, dopo che la porta era stata chiusa. Mio padre usciva di casa ogni mattina e ogni sera quando tornava sembrava lieto di
rivederci .
Lui solo era capace di aprore il vasetto dei sottaceti, quando gli altri non riuscivano.Era l'unico che non aveva paura di andare in cantina da solo.Si tagliava, facendosi la barba, ma nessuno gli dava il bacino o si impressionava per questo. Quando pioveva era lui che , ovviamente, andava a prendere la macchina e la portava all'ingresso.
Se qualcuno era ammalato, lui usciva a comprare le medicine. Metteva le trappole per i topi.Quando mi regalarono la prima bicicletta, pedalò per chilometri accanto a me, finchè non fui in grado di cavarmela da sola.Una volta gli preparai il thè, era solo acqua zuccherata, ma lui la beveva dicendo che era squisita.
Ogni volta che giocavo con le bambole: la bambola mamma, aveva un sacco di cose da fare. Non sapevo, invece, cosa far fare alla bambola papà, così gli facevo dire "Bene, adesso esco e vado a lavorare " poi la buttavo sotto il letto.
Quando avevo nove anni, un mattino mio padre non si alzò per andare a lavorare. Andò all'ospedale e morì il giorno dopo.
Allora andai in camera mia e cercai la bambola papà sotto il letto, la trovai, la spolverai e la posi sul letto.
Mio padre non fece mai nulla. Non immaginavo che la sua scomparsa mi avrebbe fatto tanto male.
Ancora oggi non sò perchè.
(Erma Bombeck)
"Quando in vacanza, la tua faccia comincia a somigliare
alla foto sul passaporto, è ora di ritornare a casa "
"Cogli l'attimo ...
pensa a tutte quelle donne sul Titanic, che hanno detto di no
al dessert pensando che avrebbe compromesso , in futuro,
la loro linea "