PICCOLE STORIE DA LEGGERE ...
Se tornassi a vivere ...
Due cuccioli ...
Cagnolina prende il treno per andare a trovare
la fidanzata del suo padrone –
Un tempo si diceva che “l’amore ti mette le ali”, un modo elegante per spiegare che, in virtù di quel sentimento così speciale, si riescono a fare cose mediamente ritenute impensabili: affrontare spese folli, cambiare radicalmente la propria vita e… fare viaggi assolutamente al di sopra delle proprie possibilità!
Quest’ultima è stata ad esempio la scelta di Pamela: lei, innamorata persa di una ragazza che vive a Bologna, ha infatti deciso di prendere di punto in bianco il treno che da Arezzo conduce nel capoluogo emiliano. Non vi sembra un gesto così folle? Be’ forse perchè non sapete che Pamela è una dolcissima cagnolina!
Già proprio un esemplare di quello che, a quanto pare a giusta ragione, si chiama “miglior amico dell’uomo”: Pamela è la cagnolina di Luca ma, pur amando molto il suo padrone, ha una attaccamento davvero viscerale alla fidanzata di lui, Ilenia, e, a quanto pare, proprio non poteva starle lontana. Memore allora dei viaggi su rotaia fatti con Luca, Pamela ha ben pensato di dileguarsi durante una passeggiata e prendere il treno per andare a trovare la sua “amata”. Peccato che però Luca non era stato informato del viaggio e così, convinto di aver perso la propria cucciola, ha lanciato un appello via internet e messo i volantini con la foto della fuggitiva per tutta Arezzo.
Dopo tre lunghe notti finalmente Luca ha ricevuto la telefonata della Polizia Ferroviaria che glia annunciava il ritrovamento di Pamela al momento alloggiata in un canile. Pamela è dunque dovuta tornare ad Arezzo ma, fortuna inattesa, ad attenderla c’era non solo Luca ma anche l’amata Ilenia: le follie per amore alla fine non sono forse poi così indispensabili!
Poco raccomandabile...
Ti vidi la prima volta all'uscita della scuola,
un motorino senza marmitta,
una sigaretta spenta,ti avvicinasti e le mie amike
si allontanarono,nn riuscivo a capire...
"Hai da accendere?" io ti risposi "No,mi dispiace!",
te ne andasti cn le spalle curve.
Ti rividi il giorno dopo davanti al bar,
tu eri cn un gruppo di ragazzi,io nn ti conobbi
ma tu mi kiamasti eci sorridemmo.
Chiesi di te alle mie amike e tutte continuavano
a dirmi "Lascialo stare,quello è sbattuto,uno sbandato."
Sento parlare di te dal professore di inglese
"é uno sbandato,un ragazzo difficile".
Ti rividi quello stesso giorno,ci fermammo a parlare del prof...
ad un certo punto,cm un doccia fredda mi dicesti:"MI BUCO!"
Rimasi di sasso e ti kiesi il xkè.
"Mio padre si ubriaca,mia madre si fa la vita,
è una vekkia storia"disse,e io " Nn ti credo!"
Lui "Facile nn credere,rimanere estranei a problemi cm qst,
ognuno pensa ai fatti suoi."
Mi stringesti la mano e mi accorsi ke avevi le lacrime agli okki
"Mi presti il diario?Devo copiare degli appunti..."Glielo diedi.
Dopo qualke giorno una mia compagna venne a riportarmi il diario
"E Davide?" kiesi "è ammalato?"
"Come nn lo sai?Davide è morto il 26..."
...Rimasi seduta cm una stupida sul suo banco nella classe vuota
col diario aperto sul giorno 26..
su quella pagina c'era scritto:
RICORDAMI!!!
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